Il laser Q-switch è in grado di eliminare i tatuaggi in modo invasivo senza lasciare cicatrici dopo il trattamento. Utilizzando una lunghezza d’onda di 532 o 1064, con laser q-switched si possono infatti trattare quasi tutti i tatuaggi e gran parte delle lesioni pigmentate. La tecnologia Q-switch vengono emette impulsi inferiori a un millisecondo che colpiscono selettivamente il melanosoma, l’organulo cellulare contenente la melanina. Le diverse lunghezze d’onda emesse dai laser hanno come bersaglio un determinato pigmento, ed è in grado di cancellare soltanto determinati colori.
Nella rimozione di un tatuaggio è importante tenere presenti alcuni parametri quali i colori, la profondità del pigmento e da quando tempo è stato fatto.
Come si effettua
La rimozione di un tatuaggio è purtroppo un percorso lungo in quanto sono previste delle sedute a distanza do 50-60 giorni in modo tale da permettere al nostro organismo di eliminare il pigmento residuo e di evitare reazioni infiammatorie post trattamento.
Ciascuna seduta non è particolarmente dolorosa, ma si avverte una sensazione di fastidio, simile allo schiocco di un elastico sulla pelle. Basta applicare crema lenitiva nei giorni a seguire. È opportuno prima e dopo il trattamento evitare esposizione solare.
Durata e risultati
Sebbene sia un percorso lungo, la rimozione di un tatuaggio è definitiva. È importante sottolineare che mentre alcuni pigmenti possono scomparire del tutto, altri invece sbiadiscono ad esempio il pigmento giallo oppure il pigmento nero di un tatuaggio di vecchia data che nel corso del tempo è virato al verde.
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